5 KPI per misurare l’impatto della formazione linguistica

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La formazione linguistica: investimento o spesa? Quali criteri bisogna utilizzare per valutarne l’efficacia? Di fronte all’esigenza di definire i giusti KPI, il team di 7Speaking vuole fornirti alcune informazioni importanti. Scopri i KPI indispensabili per gestire i percorsi formativi e valorizzarne l’importanza.

#1 – I progressi individuali: trasformare l’apprendimento in competenze

Cosa prendere in considerazione: monitora il livello linguistico in base al QCER prima, durante e dopo la formazione. Puoi completare la valutazione dell’acquisizione delle competenze specifiche legate al contesto professionale (vocabolario tecnico, disinvoltura in situazioni professionali tipiche, ecc).

Come capitalizzare: analizza i progressi individuali per identificare i punti di forza e le aree da migliorare di ogni studente. Utilizza questi dati per adattare i percorsi formativi e proporre moduli mirati per il consolidamento della lingua. Metti in risalto l’acquisizione delle competenze (es: passaggio dal livello B1 al B2) e confrontala con gli indicatori delle performance professionali per documentare l’ROI.

Strumenti consigliati: test standard QCER (come il TOEIC o CLOE), valutazione delle competenze professionali (simulazioni, giochi di ruolo, ecc), piattaforme di apprendimento con valutazione continua del livello, quiz di autovalutazione, lezioni con docenti.

#2 – Percentuale di adozione: come stimolare il coinvolgimento

Cosa prendere in considerazione: calcola il rapporto tra il numero di licenze assegnate e gli account attivati durante le prime settimane in cui la formazione è stata attivata.

Come capitalizzare: analizza cosa impedisce o favorisce l’interesse e il coinvolgimento per team o livello gerarchico. Concentrati sui gruppi poco attivi per realizzare un kick off meeting iniziale personalizzato che spieghi chiaramente i benefici concreti della formazione. Utilizza questi dati per adeguare la strategia di comunicazione e ottimizzare il processo di integrazione dei nuovi studenti.

Strumenti consigliati: dashboard di attivazione degli account, sondaggi mirati delle persone non attive, presentazioni adattate ai diversi profili di studenti.

#3 – L’assiduità: trasformare l’impegno iniziale in un’abitudine

Cosa prendere in considerazione: monitora la percentuale di studenti attivi su base settimanale, mensile o trimestrale, e analizza il tempo medio dedicato all’apprendimento e il rispetto dei percorsi pedagogici stabiliti.

Come capitalizzare: suddividi i dati in base ai profili degli studenti per identificare i percorsi di studio preferiti e implementare azioni motivazionali mirate. Attiva promemoria automatici o sfide fra team per i gruppi con bassa assiduità.

Strumenti consigliati: statistiche di connessione alla piattaforma, monitoraggio della percentuale di completamento dei moduli, numero di ore trascorse con un docente o sull’app, misurazione degli intervalli tra le sessioni di apprendimento.

#4 – La soddisfazione dell’utente: trasformare l’esperienza in adesione duratura

Cosa prendere in considerazione: valuta i feedback degli utenti sugli aspetti determinanti del percorso: qualità dei docenti, pertinenza dei metodi pedagogici, applicabilità professionale dei contenuti, ecc.

Come capitalizzare: utilizza questi dati per migliorare il percorso formativo e negoziare aggiustamenti con il fornitore. Identifica i docenti e i percorsi più apprezzati per assicurarti le migliori pratiche a livello organizzativo.

Strumenti consigliati: sondaggi di soddisfazione al termine dei corsi di formazione o moduli chiave, sondaggi sulla qualità, questionari di valutazione che confrontano aspettative iniziali e risultati raggiunti.

#5 – L’impatto operativo: trasformare le competenze linguistiche in vantaggio competitivo

Cosa prendere in considerazione: valuta i cambiamenti tangibili nell’attività professionale quotidiana dei collaboratori formati. Concentrati su indicatori concreti come il numero di riunioni svolte nella lingua che stanno studiando, l’assunzione di nuove responsabilità a livello internazionale, la riduzione dei tempi di esecuzione su progetti multiculturali oppure la diminuzione all’utilizzo di servizi di traduzione esterni.

Come capitalizzare: individua le connessioni tra progressi linguistici e indicatori di performance professionali. A seconda della mansione, analizza la soddisfazione dei clienti internazionali, lo sviluppo di nuovi mercati esteri o la maggiore partecipazione del team a eventi internazionali.

Strumenti consigliati: sondaggi con i manager, questionari di autovalutazione della fiducia in un contesto professionale, monitoraggio del volume di documenti prodotti direttamente in lingua straniera, analisi comparativa dei costi di traduzione prima/dopo la formazione, e dashboard delle iniziative internazionali intraprese dai collaboratori formati.